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parusia, venuta intermedia di Gesù
bisis7
messagio 04 Dec 2011, 21:16
Messaggio #16


se la passera vola il passero dove va?
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bella risposta giob comunque non dobbiamo giudicare i preti...meglio non dobbiamo giudicare nessuno

edit ma perchè non si può linkare??

Messaggio modificato da bisis7 il 04 Dec 2011, 21:17


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tutta la roba che c'era prima non serve a niente conta solo il mind game ...
che non ho quindi...


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odio il mind game XD

POTERE DEL CRISTALLO DI VENERE VIENI A ME
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Giob
messagio 05 Dec 2011, 21:36
Messaggio #17


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Infatti io non giudico i preti, ho solo detto che come noi sono imperfetti, e come ci sono persone più buone di noi, ci sono persone più cattive, preti o atei, e se si ha fede in una divinità, non si deve ascoltare quello che dicono dei mucchietti di ossa.


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bisis7
messagio 12 Dec 2011, 23:51
Messaggio #18


se la passera vola il passero dove va?
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conta sempre di più il nostro cuore, tuttavia ascoltare quello che dicono persone più avanti a noi nel cammino di fede è un gesto di umiltà che dà sicuramente dei frutti davanti a Dio come dice il vangelo chi si umilia sarà innalzato

Messaggio modificato da bisis7 il 12 Dec 2011, 23:52


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Miu
messagio 13 Dec 2011, 00:03
Messaggio #19


Non ho una firma, quindi vi owno
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chi si umilia sarà innalzato... Beh buon paradiso bisis, sei sicuramente sulla buona strada


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Ciao giocatore,
Ci siamo accorti che in Super Smash Bros 4 abbiamo inserito troppi personaggi floaty,
dunque per bilanciare l'errore abbiamo deciso di togliere la possibllità di saltare a Ganondorf,
un gameplay innovativo e divertente testato solo per i più valorosi.
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Giob
messagio 14 Dec 2011, 11:53
Messaggio #20


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CITAZIONE(bisis7 @ 12 Dec 2011, 23:51) *
conta sempre di più il nostro cuore, tuttavia ascoltare quello che dicono persone più avanti a noi nel cammino di fede è un gesto di umiltà che dà sicuramente dei frutti davanti a Dio come dice il vangelo chi si umilia sarà innalzato


non conta di più il nostro cuore, né l' esperienza degli altri.
se sei un cristiano, mussulmano o qualsiasi altra cosa, ti documenti personalmente, con il tuo testo sacro e varie concordanze, non prendi per oro colato tutto quello che dicono gli uomini.

esageriamo con un iperbole così:
se domani il Papa dicesse che chi si suicida erediterà il paradiso, cosa fai? ti butti da un ponte?
io personalmente mi farei una ricerca e affermerei la MIA fede verso il MIO dio, non la fede che ho verso degli uomini


Ovviemante il Papa non potrebbe dire una cosa del genere


EDIT: controllare poi quello che i capi religiosi dicono non significa esaltarsi o essere orgogliosi, significa semplicemente non essere dei pecoroni.

Messaggio modificato da Giob il 14 Dec 2011, 11:56


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IL Link
messagio 14 Dec 2011, 13:50
Messaggio #21


ottimo smasher
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Da: piemonte,prov. AL, in un paese chiamato sale
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CITAZIONE(Aldwyn @ 02 Dec 2011, 00:58) *
Spiegare alla mia ragazza che non è uno scherzo è stato alquanto complicato. Era convinta fosse un troll.

Also, mi aspettavo un post molto più lungo da Il Link. Dopo averlo visto postare in un topic di bisis mi ero premunito prendendo da bere prima di leggere e invece..

Naaa, io vivo nella condizione che ognuno sia liberissimo di credere in quello che vuole, a patto che non cerchi di cambiare gli altri. E nell'altro topic bisbis l'ha fatto, per cui ho risposto. Qui é talmente trlololol che nessuno prende sul serio quindi fotteseghaa.


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.::::::::::::::::::::::::::::::.



UNO SI! UNO SI! TRE SI!SI!SI! 'NDUE SI!SI! UNO SI!

CITAZIONE(MCT @ 13 Sep 2010, 21:09) *
SUORA HA POSTATO

prendo da bere e leggo
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bisis7
messagio 30 Dec 2011, 09:31
Messaggio #22


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Giob ha toccato un punto interessante il problema è che spesso i professori di facoltà plurilaureati insegnano cose che vanno contro la dottrina della chiesa e contro il Papa persino !!

Ci sono contraddizioni enormi all'interno della Chiesa che solo chi ci ha vissuto sa.

Inoltre se non dovessi credere a quello che dice il papa non sarei cattolico, piuttosto ortodosso. Ad ogni modo penso che nostro Signore voglia proprio questo l'umiliazione di seguire qualcuno che non riusciamo a capire subito continuando a sperare di capire meglio in futuro.

Non bastava forse un solo sospiro di COLUI CHE è L'ESSERE INFINITO SULLA TERRA??

Non ha forse dato più di quanto ogni uomo potesse dare racchiudendosi in un corpo colui che è Infinito e quindi RINUNCIANDO ALL'INFINITO?

Certo che bastava!Ma per sapienza e Ubbidienza, ed è per ubbidienza che nella comunità ebraica Gesù e rimasto a casa fino a 30 anni quando all'eppoca era umiliante non avere famiglia intorno a 20 anni.

Inoltre è voluto giungere all'estremo sacrificio al culmine del dolore.

Ognuno ha delle contraddizioni e purtoppo non ci si può far nulla rimaniamo umili e accettiamo quello che la vita ci dà



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Giob
messagio 30 Dec 2011, 12:40
Messaggio #23


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Guarda che non serve essere all' interno della Chiesa per ricordare le contraddizioni , come preti pedofili, preti padri di interi paesi (da me in ste zone ce ne stanno parecchi), e che il Papa Giovanni Paolo II aveva detto chiaramente che il natale non era la nascita di Gesù.
È vero, ognuno ha delle contraddizioni, perché nessuno non sbaglia, ma quando ci si sbaglia, bisogna chiedere scusa, non nascondere i preti pedofili.


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OverLord
messagio 30 Dec 2011, 14:13
Messaggio #24


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Il Natale non è la data dela nascita di Gesù, O_o'
non è una contraddizione è la verità.

Si festeggia per convezione il 25 Dicembre per via dei Saturnalia romani e della festa del Sol Invictus, ma il giorno della nascita non si conosce di preciso, è intorno al 7-6 a.C. se non ricordo male.

Also

"Tre versioni di Giuda" di J. L. Borges

Nell'Asia Minore o ad Alessandria, nel secolo II della nostra fede, quando Basilide annunciava che il cosmo è una temeraria o malvagia improvvisazione di angeli imperfetti, Nils Runeberg avrebbe diretto, con singolare passione intellettuale, una delle conventicole gnostiche. Dante gli avrebbe destinato, probabilmente, un sepolcro di fuoco; il suo nome arricchirebbe il catalogo degli eresiarchi minori, tra Satornice e Carpocrate; qualche frammento delle sue prediche, ornato d'ingiurie, durerebbe nell'apocrifo Liber adversus omnes haereses, o sarebbe perito quando l'incendio d'una biblioteca monastica divorò l'ultimo esemplare del Syntagma. Invece, Dio gli assegnò il secolo XX e la città universitaria di Lund. Qui, nel 1904, pubblicò la prima edizione di Kristus och Judas; e, nel 1909, la sua opera capitale Den hemlige Frälsaren (tradotta in tedesco da Emil Schering: Der heimliche Heiland, 1912).
Prima di tentare un esame di questi lavori, è necessario ripetere che Nils Runeberg, membro dell'Unione Evangelica Nazionale, era profondamente religioso. In un cenacolo di Parigi o anche di Buenos Aires, un letterato potrebbe benissimo riscoprire le tesi di Runeberg; queste tesi, così proposte in un cenacolo, sarebbero leggeri e inutili esercizi della negligenza e della bestemmia. Per Runeberg, furono la chiave che decifra un mistero centrale della teologia; furono materia di meditazione e di analisi, di controversia storica e filologica, di orgoglio, di giubilo e di terrore. Giustificarono e scompigliarono la sua vita. Chi leggerà quest'articolo, consideri che in esso non riferisco, di Runeberg, che le conclusioni, e non la dialettica e le prove. Alcuni osserveranno che le conclusioni precedettero senza dubbio, le prove. Ma chi si rassegnerebbe a cercar prove di cosa che già non creda, e di cui non gl'importi?
La prima edizione di Kristus och Judas porta questa categorica epigrafe, il cui senso, anni più tardi, sarebbe stato mostruosamente allargato dallo stesso Nils Runeberg: "Non una sola cosa, tutte le cose che la tradizione attribuisce a Giuda Iscariota sono false" (De Quincey, 1857). Alla maniera d'un suo predecessore tedesco, De Quincey stimò che Giuda avesse consegnato Gesù Cristo per forzarlo a dichiarare la sua divinità e ad accendere una vasta ribellione contro il giogo di Roma; Runeberg suggerisce una giustificazione d'indole metafisica. Abilmente, comincia col sottolineare la superfluità dell'atto di Giuda. Osserva (come Robertson) che per identificare un maestro che quotidianamente predicava nella sinagoga e che faceva miracoli dinanzi a migliaia di persone, non era necessario il tradimento d'un apostolo. Ciò appunto, tuttavia, avvenne. Supporre un errore nella Scrittura è intollerabile; non meno intollerabile ammettere un fatto casuale nel più prezioso avvenimento della storia del mondo. Ergo il tradimento di Giuda non fu casuale; fu cosa prestabilita, e che ebbe il suo luogo misterioso nell'economia della redenzione. Incarnandosi - prosegue Runeberg - il Verbo passò dall'ubiquità allo spazio, dall'eternità alla storia, dalla felicità senza limiti alla mutazione e alla morte; per rispondere a tanto sacrificio, era necessario che un uomo, in rappresentanza di tutti gli uomini, facesse un sacrificio condegno. Giuda Iscariota fu quest'uomo. Giuda, unico tra gli apostoli, intuì la segreta divinità e il terribile proposito di Gesù. Il Verbo s'era abbassato alla condizione di mortale; Giuda, discepolo del Verbo, poteva abbassarsi alla condizione di delatore (l'infamia peggiore tra tutte le infamie) e d'ospite del fuoco che non s'estingue. L'ordine inferiore è uno specchio dell'ordine superiore; le forme della terra corrispondono alle forme del cielo; le macchie della pelle sono una carta delle costellazioni incorruttibili; Giuda rispecchiava in qualche modo Gesù. Di qui i trenta denari e il bacio; di qui la morte volontaria, per meritare ancor più la Riprovazione. Cosi spiegò Nils Runeberg l'enigma di Giuda.
I teologi di tutte le confessioni lo sconfessarono. Lars Peter Engström l'accusò di ignorare, o di negligere, l'unione ipostatica; Axel Borelius, di rinnovare l'eresia degli gnostici, che negarono l'umanità di Gesù; l'inflessibile vescovo di Lund, di contraddire al terzo versetto del capitolo XXII del vangelo di san Luca.
Questi vari anatemi influirono su Runeberg, che parzialmente riscrisse il libro riprovato e modificò la propria dottrina. Abbandonò ai suoi avversari il terreno ideologico e propose oblique ragioni di ordine morale. Ammise che Gesù, che disponeva delle considerevoli risorse che può offrire l'Onnipotenza, non aveva bisogno d'un uomo per redimere tutti gli uomini. Confutò, poi, quanti affermano che nulla sappiamo dell'inesplicabile traditore; sappiamo, disse, che fu uno degli apostoli, uno di quelli che furono scelti per annunciare il regno dei cieli, per risanare infermi, per mondare lebbrosi, per risuscitare morti e per cacciare demoni (Matteo X 7-8; Luca X 1). Un uomo cui il Redentore ha così distinto merita che noi diamo dei suoi atti l'interpretazione migliore. Ascrivere il suo delitto alla cupidigia (come hanno fatto alcuni, sull'autorità di Giovanni XII 6) è rassegnarsi al movente più turpe. Nils Runeberg propone il movente contrario: un ascetismo iperbolico e addirittura illimitato. L'asceta, per la maggior gloria di Dio, avvilisce e mortifica la carne; Giuda fece la stessa cosa con lo spirito. Rinunciò all'onore, al bene, alla pace, al regno dei cieli, come altri, meno eroicamente, rinunciano al piacere. Premeditò con lucidità terribile le sue colpe. L'adulterio partecipa della tenerezza e dell'abnegazione; l'omicidio, del coraggio; le profanazioni e la bestemmia, d'un certo fulgore satanico. Giuda scelse quelle colpe cui non visita alcuna virtù: l'abuso di fiducia (Giovanni XII 6) e la delazione. Agì con gigantesca umiltà; si stimò indegno d'essere buono. Paolo ha scritto: "Chi si gloria, si glorii nel Signore" (Ai Corinti I 31); Giuda cercò l'Inferno, perché la felicita del Signore gli bastava. Pensò che la felicità, come il bene, è un attributo divino, cui non debbono usurpare gli uomini.
Molti hanno scoperto, post factum, che le giustificabili premesse di Runeberg già prefigurano l'assurdità della conclusione e che Den hemlige Frälsaren è una semplice perversione o esasperazione di Kristus och Judas. Verso la fine del 1907 Runeberg terminò e rivide il testo manoscritto; quasi due anni passarono senza che lo desse alle stampe. Nell'ottobre 1909 il libro uscì con una prefazione (tepida fino all'enigmatico) dell'ebraista danese Erik Erfjord e con questa perfida epigrafe: "Nel mondo era, e il mondo fu fatto per lui, e il mondo non lo conobbe" (Giovanni I 10). Il tema generale non è complesso, ma la conclusione è mostruosa. Dio, argomenta Runeberg, s'abbassò alla condizione di uomo per la redenzione del genere umano; ci è permesso di pensare che il suo sacrificio fu perfetto, non invalidato o attenuato da omissioni. Limitare ciò che soffrì all'agonia d'un pomeriggio sulla croce, è bestemmia. Affermare che fu un uomo e che fu incapace di peccato, implica contraddizione: gli attributi di impeccabilitas e di humanitas non sono compatibili. Kemnitz ammette che il Redentore poté sentire fatica, freddo, turbamento, fame e sete; è anche lecito ammettere che poté peccare e perdersi. Il famoso passo: "Salirà come radice da terra arida; non v'è in lui forma, ne bellezza alcuna... Disprezzato come l'ultimo degli uomini; uomo di dolori, esperto in afflizioni" (Isaia LIII 2-3) è per molti una profezia del crocifisso, nell'ora della sua morte; per alcuni (per Hans Lassen Martensen, ad esempio) una confutazione della bellezza che per volgare consenso s'attribuisce a Cristo; per Runeberg, la puntuale profezia non d'un momento solo, ma di tutto l'atroce avvenire, nel tempo e nell'eternità, del Verbo fatto carne. Dio interamente si fece uomo, ma uomo fino all'infamia, uomo fino alla dannazione e all'abisso. Per salvarci, avrebbe potuto scegliere uno qualunque dei destini che tramano la perplessa rete della storia, avrebbe potuto essere Alessandro o Pitagora o Rurik o Gesù; scelse un destino infimo: fu Giuda.
Invano le librerie di Stoccolma e di Lund proposero questa rivelazione. Gli increduli la giudicarono, a priori, un insipido e laborioso gioco teologico; i teologi la disdegnarono. Runeberg intuì in questa indifferenza ecumenica una quasi miracolosa conferma. Dio ordinava quest'indifferenza; Dio non voleva che si propalasse sulla terra il suo terribile segreto. Runeberg comprese che l'ora non era giunta. Sentì che stavano convergendo su di lui antiche maledizioni divine; ricordò Elia e Mosè, che sulla montagna si coprirono il volto per non vedere Dio: Isaia, che atterrì quando i suoi occhi videro Colui la cui gloria riempie la terra; Saul, che restò cieco sulla via di Damasco; il rabbino Simeon ben Azal, che vide il Paradiso e morì; il famoso mago Giovanni da Viterbo, che impazzì quando poté vedere la Trinità; i Midrashim, che abominano gli empi che pronunciano il Shem Hamephorash, il Segreto Nome di Dio. Non era egli stesso, forse, colpevole di questo crimine oscuro? Non sarebbe questa la bestemmia contro lo Spirito, quella che non sarà perdonata (Matteo XII 31)? Valerio Sorano mori per aver divulgato l'occulto nome di Roma; quale infinito castigo sarebbe stato il suo, per aver scoperto e divulgato l'orrendo nome di Dio?
Ebbro d'insonnia e di vertiginosa dialettica, Nils Runeberg errò per le vie di Malmö, pregando a volte che gli fosse concessa la grazia di dividere l'Inferno col Redentore.
Morì della rottura d'un aneurisma, il primo marzo 1912. Gli eresiologi, forse, ne faranno cenno: aggiunse al concetto di Figlio, che sembrava esaurito, le complessità del male e della sventura.


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Giob
messagio 30 Dec 2011, 22:30
Messaggio #25


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LA BIBBIA non dice quando nacque Gesù, ma ci dà valide ragioni per concludere che non nacque in dicembre.
Consideriamo le condizioni climatiche di quel periodo dell’anno a Betleem, dove nacque Gesù. Chislev, il mese del calendario ebraico corrispondente a novembre/dicembre, era freddo e piovoso. Il mese successivo era tebet (dicembre/gennaio), quando si registravano le temperature più basse dell’anno, con occasionali nevicate sulle alture. Vediamo cosa dice la Bibbia a proposito del clima di quella regione.
Lo scrittore biblico Esdra indica che chislev era davvero un mese contrassegnato da clima freddo e piovoso. Dopo aver detto che una folla si era radunata a Gerusalemme “nel nono mese [chislev], il ventesimo giorno del mese”, Esdra riferisce che la gente stava “rabbrividendo a causa . . . dei rovesci di pioggia”. A proposito del clima di quel periodo dell’anno, la stessa gente radunata disse: “È la stagione dei rovesci di pioggia, e non è possibile restare fuori”. (Esdra 10:9, 13; Geremia 36:22) Sicuramente in quella parte del mondo i pastori non rimanevano all’aperto con i loro greggi in dicembre.
La Bibbia, però, riferisce che la notte in cui nacque Gesù i pastori stavano nei campi per badare ai greggi. Infatti lo scrittore biblico Luca spiega che in quel periodo vicino a Betleem i pastori “dimoravano all’aperto e di notte facevano la guardia ai loro greggi”. (Luca 2:8-12) Notate che i pastori non si limitavano ad andare in giro di giorno, ma dimoravano all’aperto. E tenevano i greggi nei campi la notte. Questa descrizione di vita all’aperto è compatibile con il clima freddo e piovoso di Betleem in dicembre? No davvero. Quindi le circostanze relative alla nascita di Gesù indicano che non nacque in dicembre.
La Parola di Dio dice esattamente quando Gesù morì, ma dà poche informazioni dirette sul periodo della sua nascita.


-Dizionario dell’Enciclopedia Cattolica, edizione 1941, voce: Natale: “Nei primissimi tempi della Chiesa non esisteva una festa del genere”.
-Nuova Enciclopedia Cattolica, voce: Il Natale e il suo ciclo: “Per inspiegabile che sembri, la data di nascita di Cristo non è nota. I Vangeli non indicano né il giorno né il mese”. Noi crediamo che sia possibile stabilire il mese se si riuscisse, attraverso la storia, a stabilire quando fu fatto il primo censimento sotto Quirino, mentre governava la Siria, e quanto durò (Luca 2:2). Ma quant’anche si potesse stabilire il giorno, il mese e l’anno, quale importanza può avere dal momento che si sa per certo che è vissuto? (Nota di Giob: sempre avendo fede che sia esistito, ovviamente.)
-L’Enciclopedia Americana, edizione 1944, afferma: “Il Natale … secondo molte fonti autorevoli, non veniva celebrato nei primi secoli della Chiesa cristiana, in quanto l’usanza cristiana in generale era quella di celebrare la morte delle persone più importanti, non il giorno della loro nascita … Una festa fu stabilita in memoria di questo evento [la nascita di Cristo] nel quarto secolo …Poiché il giorno esatto della nascita di Cristo non era noto, la Chiesa occidentale nel quinto secolo ordinò che la festa venisse celebrata per sempre nello stesso giorno dell’antica festa romana in onore della nascita del dio Sole”. (Nota di Giob: Non proprio il nostro stesso Dio)

Sta roba qua la trovate tranquillamente su internet e facendo ricerche voi stessi

sul giorno può darsi anche che fosse un 25, ma non proprio di dicembre.


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OverLord
messagio 31 Dec 2011, 01:34
Messaggio #26


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Giob davvero, scopri l'acqua calda. E' di dominio pubblico il fatto che il 25 Dicembre sia convenzione ohmy.gif


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Degenerante
messagio 31 Dec 2011, 02:32
Messaggio #27


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uei bisis, ci vai bene anche prete ma non diventare così!
http://www.youtube.com/watch?v=J6BntVK1mT8


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CITAZIONE(Giob)
CITAZIONE(Overlord)
ho avuto ed ho una vasta vita sociale


Come a Jesi 1 che giocavi con la CPU quando c' era la stanza piena di giocatori?


ehehheheheheheheh.............. sono un magodimerda



ai carramba D=
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bisis7
messagio 31 Dec 2011, 12:59
Messaggio #28


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degenerante presto saremo così tutti te lo dico io... fa parte del processo della fine del mondo...secondo me..


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Degenerante
messagio 31 Dec 2011, 13:25
Messaggio #29


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non ho mai avuto l'occasione di domandarlo a un servo pionere dell'elevatissimo all'ennesima potenza, dunque ora che mi si presenta l'occasione vorrei che mi rispondesse lei don bisis: ma gli uomoni di chiesa si masturbano pure loro, magari consapevoli che lasciarsi andare a un male minore (svuotarsi le palle per intenderci) leverebbe dalle loro menti pensieri senz'altro più infausti? Oppure perseverano alla ricerca dell'autocontrollo? Lei riesce, se non sono indiscreto, a vincolare il frenetico istinto, o satana qualche volta muove come un sinistro burattinatio la sua mano?




crede che finirò negli inferi? OMO.png


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CITAZIONE(Giob)
CITAZIONE(Overlord)
ho avuto ed ho una vasta vita sociale


Come a Jesi 1 che giocavi con la CPU quando c' era la stanza piena di giocatori?


ehehheheheheheheh.............. sono un magodimerda



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OverLord
messagio 31 Dec 2011, 14:15
Messaggio #30


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http://www2.b3ta.com/mind-control/

Messaggio modificato da OverLord il 31 Dec 2011, 16:31


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